Depressione è una parola complessa che spesso genera paura e disagio.
Sebbene sia uno dei disturbi più diffusi a livello mondiale, ancora oggi viene utilizzata spesso in modo inappropriato, riferito a un normale momento di scoraggiamento o difficoltà temporanea della persona. La sua natura, in realtà, è molto più complessa: si tratta infatti di uno stato sentimentale di tristezza e sconforto molto profondo, causato da un evento spiacevole o particolarmente stressante, come ad esempio un evento traumatico.
La depressione si può manifestare in 3 differenti livelli: mentale-cognitivo (difficoltà a concentrarsi, pensieri ripetitivi e concentrati su ciò che si ha sbagliato, percezione di una costante sfortuna, perdita di memoria…), emotivo (tristezza, senso di vuoto, abbandono, stanchezza, mancanza d’interesse e di voglia anche a livello sessuale…) e fisico (variazioni di appetito, sonno alterato, apatia, mal di testa…).
Una persona in stato depressivo quindi, ha continui pensieri negativi e idee disfunzionali che la conducono a una bassa sicurezza di sé, a un senso d’inadeguatezza e a difficoltà nel relazionarsi con gli altri. Proprio per questo motivi, molto spesso la depressione viene associata a un Disturbo di Ansia e/o a un Disturbo di Autostima.